Un omaggio allo scrittore di Vigevano, della provincia, nell'Italia del Boom.
Allo scrittore dei calzolai, degli operai, degli industrialotti e dei maestri elementari.
Una raccolta di materiali biografici, fotografici per conservarne la memoria, per raccontarne il mondo, per rinnovare l'invito a leggerne i libri.

In virtù dell'amicizia che ci ha legato per tanti anni.

Gabriele Francese

PREMIO LETTERARIO Nazionale "Città di Vigevano" in memoria di Lucio Mastronardi - Edizione 2014






      




UNA COMMEDIA ITALIANA

Carla Pampaloni Scotti ha cinquant'anni è professoressa di Chimica alla Statale di Milano, sposata con un fisico geniale, ha un figlio quindicenne purissimo nerd. La sua collega e amica della vita è Paola Ottolina: bassa, grassa, occhialuta, irrimediabilmente brutta e sola. Agosto 2012: Alfredo Pampaloni, ottuagenario ex industriale, padre di Carla, convoca tutti a Solària. Nella futuribile villa di famiglia arriva Carla con suo figlio e l'Ottolina, e da Londra arriva Edo, con i suoi gemelli biondi e una moglie maleducata. E allora subito: il vecchio Pampaloni porta i figli da un notaio per cedere loro la casa di Solària e quella di Milano; Edo chiede conto dei milioni di euro da ereditare che sembrano svaniti; la villa e i suoi occupanti sono vittime di aggressioni incomprensibili, un'accetta conficcata nella centralina elettrica, scritte ingiuriose sui muri, palle di fuoco che scendono dal crinale. Ed è da qui che parte un intrigo  che mescola il misterioso passato del capofamiglia. Il passato si sgroviglia, ed è quasi tutto da ridere.

   
  Piersandro Pallavicini nasce a Vigevano nel 1962.
E' Professore associato all'Università degli Studi di Pavia, dove svolge ricerche di nanochimica inorganica. Appassionato al suo lavoro di scienziato, si dedica parallelamente alla scrittura.
Del 1999 è il suo romanzo d'esordio, Il mostro di Vigevano. Passato in seguito alla casa editrice Feltrinelli pubblica Madre nostra che sarai nei cieli (2002), Atomico dandy (2005), African inferno (2009), Romanzo per signora (2012).
Fino al 2010 collabora con le edizioni “di strada” Ediarco, per cui ha curato una collana di libri di scrittori italiani sul tema del rapporto Africa-Italia. La particolarità di questi libri è che sono acquistabili solo per le strade, dai venditori senegalesi affiliati a Ediarco.
L'ultimo romanzo, Una commedia italiana, è uscito da Feltrinelli nel 2014.




IL SALE ROSA DELL'HIMALAYA

Tutto ha inizio il 13 febbraio, in una sera di pioggia, mentre Giada Carrara aspetta un ospite molto importante. La cena è pronta, ma, poco prima che l'uomo arrivi, mossa dall'assurda necessità di aggiungere una nota esotica ai sapori della serata, Giada esce di casa per comprare del sale rosa dell'Himalaya. I tacchi, il telefono, i capelli lisci, la fretta, l'attesa di un uomo che potrebbe cambiare il corso delle cose... All'improvviso entrano in scena due sconosciuti che stravolgeranno i suoi programmi, cambiandole la vita in modo ben diverso dalle aspettative. Giada vuole farsi strada. È furba, ma purtroppo scopre di esserlo molto meno della somma delle furbizie altrui. La sua lotta per affermarsi nel lavoro diventa, dopo quella sera di pioggia, la lotta della "biondina di via Massena" contro il mondo. Un conflitto non solo contro i cattivi conclamati, i mostri espliciti: anche contro i nemici sottotraccia che sono ovunque, dove meno te li aspetti. "Il sale rosa dell'Himalaya" racconta l'avventura di Giada a partire dal momento in cui nulla potrà più essere come prima

   
  Nata a Brescia nel 1961, Camilla Baresani pubblica il suo primo romanzo, Il plagio, nel 2000.
I romanzi successivi sono editi da Mondadori e Bompiani.
Nota al pubblico anche come critica gastronomica, pubblica per Feltrinelli nel 2007 La cena delle meraviglie, con le ricette di Allan Bay, e nel 2011 ha curato un libro sul cioccolato, Alla ricerca del cacao perduto.
Dal 2002 ha iniziato a collaborare con diversi giornali e riviste. Ha scritto su Il Foglio, Vanity Fair, Panorama, Corriere della Sera. Attualmente collabora con Sette, con Io Donna e Style del Corriere della Sera. Scrive inoltre recensioni di narrativa su Il Sole 24 ore Domenica, dove dal 2002 al 2011 ha firmato la rubrica mensile Diario di una golosa sul mondo dei ristoranti.




MARINA BELLEZZA

Marina ha vent'anni e una bellezza assoluta. E cresciuta inseguendo l'affetto di suo padre, perduto sulla strada dei casinò e delle belle donne, e di una madre troppo fragile. Per questo dalla vita pretende un risarcimento, che significa lasciare la Valle Cervo, andare in città e prendersi la fama, il denaro, avere il mondo ai suoi piedi. Un sogno da raggiungere subito e con ostinazione. La stessa di Andrea, che lavora part time in una biblioteca e vive all'ombra del fratello emigrato in America, ma ha un progetto folle e coraggioso in cui nessuno vuole credere, neppure suo padre, il granitico ex sindaco di Biella. Per lui la sfida è tornare dove ha cominciato il nonno tanti anni prima, risalire la montagna, ripartire dalle origini. Marina e Andrea si attraggono e respingono come magneti, bruciano di un amore che vuole essere per sempre. Marina ha la voce di una dea, canta e balla nei centri commerciali trasformandoli in discoteche, si muove davanti alle telecamere con destrezza animale. Andrea sceglie invece di lavorare con le mani, di vivere secondo i ritmi antichi delle stagioni. Loro due, insieme, sono la scintilla
   
  Silvia Avallone vive e lavora a Bologna, dove nel 2012 si è laureata in Lettere.
Nel 2007 ha pubblicato la raccolta di poesie Il libro dei vent’anni (Edizioni della Meridiana), vincitrice del premio Alfonso Gatto 2008 (sezione giovani).
Ha pubblicato poesie, articoli e racconti su il Corriere della Sera, il Sole 24 Ore, Nuovi Argomenti e Granta Italia.
Con il suo romanzo d’esordio Acciaio (Rizzoli 2010) ha vinto il premio Campiello Opera Prima, il premio Flaiano e il premio Fregene, il premio Città di Penne, e si è classificata seconda al premio Strega 2010. Al libro è ispirato l'omonimo film del regista Stefano Mordini interpretato da Michele Riondino e Vittoria Puccini.
Uscito nel settembre 2013 da Rizzoli, il suo secondo romanzo Marina Bellezza