PREMIO LETTERARIO Nazionale "Città di Vigevano" in memoria di Lucio Mastronardi - Edizione 2010



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LA NOSTRA GUERRA (Baldini Castaldi Dalai) Gli eventi narrati coprono il periodo dal 1942 al 1945, fra gli undici ai quattordici anni di Lorenzo: centrali qui i compagni di scuola e la famiglia - indimenticabili le figure della madre Nina e del padre, l’avvocato in camicia nera Paride Pellegrini. Amore, bugie, conformismo, corna e tentativi di emancipazione sullo sfondo di una società totalitaria e in piena mobilitazione, dove il controllo del regime su radio e giornali appare assoluto. |
Enrico Brizzi è nato a Bologna nel novembre del 1974. Il suo romanzo d’esordio, Jack Frusciante è uscito dal gruppo (Transeuropa 1994; Baldini & Castoldi 1995) lo ha collocato appena ventenne in testa alle classifiche di vendita e gradimento fra i ragazzi. Con l’opera seconda Bastogne e il successivo Tre ragazzi immaginari, Brizzi completa una imprevista e scintillante “trilogia della giovinezza. Elogio di Oscar Firmian e del suo impeccabile stile segna l’allontanamento di Brizzi dal mondo dei ragazzi per raccontare una storia d’amore che è anche uno spaccato del mondo editoriale italiano, mentre l’azione si sposta nelle acque del Madagascar con il tenebroso Razorama (2003). Fra i due romanzi Brizzi pubblica una raccolta di racconti centrata sulla vita di quanti si scaldano al fuoco della musica, L’altro nome del rock, firmata a quattro mani con l’autore e concittadino Lorenzo Marzaduri. Per Mondatori pubblica nel 2005 Nessuno lo saprà. Viaggio a piedi dall'Argentario al Conero - libro nato come guida di trekking e sviluppatosi successivamente in forma di romanzo - e nel 2007 Il pellegrino dalle braccia d'inchiostro, altro romanzo "on the road" |
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STIRPE (Einaudi) È il 1889, eppure si direbbe l'inizio del mondo. Michele Angelo e Mercede sono poco più che ragazzini quando s'incontrano per la prima volta, ma si riconoscono subito: "lui fabbro e lei donna". Quel rapido sguardo che si scambiano è una promessa silenziosa che li condurrà dritti al matrimonio, e che negli anni verrà rinnovata a ogni nascita. Dopo Pietro e Paolo, i gemelli, arriveranno Gavino, Luigi Ippolito, Marianna... La stirpe dei Chironi s'irrobustisce e Nuoro la segue di pari passo. Le strade cambiano nome e si allargano, accanto alla pesa per il bestiame spuntano negozi e locali alla moda, e se circolano più soldi nascono anche bisogni che prima non c'erano. |
Marcello Fois è nato a Nuoro nel 1960, e vive a Bologna da molti anni. Laureato in Italianistica, è un autore prolifico, non solo in ambito letterario in senso stretto, ma anche nel campo teatrale, radiofonico e della “fiction televisiva”. Ha esordito con Ferro recente nel 1992 e ha vinto il premio Calvino con Picta e il premio Dessy con Nulla. Nel 1998 è uscito il primo romanzo di una trilogia - Sempre caro, Sangue dal cielo e L'altro mondo - ambientata nella Nuoro di fine Ottocento, che ha come protagonista un avvocato, Bustianu, personaggio per cui Fois si è ispirato ad un avvocato nuorese realmente esistito. Ed è proprio per Sempre caro che nel 1998 ha vinto il Premio Scerbanenco. Ha scritto anche un libretto operistico tratto da un romanzo di Valerio Evangelisti. Nel 2007 con il romanzo Memoria del vuoto ha vinto il Premio Super Grinzane Cavour per la narrativa italiana, il Premio Volponi e il Premio Alassio 100 libri |
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TUTTA MIO PADRE (Bompiani) Una figlia smarrita, che ha perso padre madre e cane, chiosa: "Il cordoglio provato per la scomparsa dei genitori naturali è piscio di gallina in confronto al dolore irrimediabile che si prova per la morte del cane." È solo l'inizio di un picaresco e straziante viaggio al termine della notte, a ritroso in un tempo spento e bruciante, alla ricerca dell'impossibile riscatto di una figura paterna speculare e complementare a quella dell'io narrante, che mette in scena con coraggio assoluto il gran teatro di splendori e miserie in una decadenza familiare. E’ un'Odissea da vertigine nell'Italia in bianco e nero del secolo scorso, con giganti, maghe, mostri marini e allegrie di naufragi. Qui Ulisse è un uomo che ha tentato così tante vite da non viverne davvero neppure una, la sua; eppure sa - lo aveva sempre saputo, e infatti aveva recitato la parte di se stesso solo per ispirare l'unica persona che potesse raccontarla - che un giorno la figlia lo renderà davvero un eroe, quale nella realtà mai era stato. |
Rosa Matteucci nasce a Orvieto nel 1960. Si laurea presso l’Università La Sapienza di Roma in Scienze politiche. Esordisce nel 1998 con il romanzo Lourdes pubblicato da Adelphi con cui si aggiudica il Premio Bagutta 1999 per la sezione Opera Prima e per la sezione Giovane autore esordiente del prestigioso Premio Grinzane Cavour. Collabora nel frattempo con molte riviste e quotidiani come editorialista. Nel 2003 pubblica Libera la Karenina che è in te aggiudicandosi l’ingresso tra i finalisti del Premio Viareggio. Rosa Matteucci è anche attrice e scrittrice di sceneggiature. Nel 2007 vince ancora una volta il Premio Grinzane Cavour, questa volta però nella sezione narrativa italiana con il romanzo Cuore di mamma. Nel 2008 pubblica un libro sulla sua esperienza in India dal titolo India per signorine. Il suo ultimo romanzo dal titolo Tutta mio padre (2010) è entrato nella rosa dei dodici finalisti del Premio Strega e nella terna del Premio Città di Vigevano. |