BIBLIOGRAFIA
ALTRE OPERE
Clicca per vedere le Altre Opere di Lucio Mastronardi.MASTRONARDI E IL SUO MONDO
a cura di Piersandro Pallavicini e Antonella Ramazzina
La Vita Felice - ottobre 1999
MASTRONARDI E IL SUO MONDO
Il testo è una raccolta di materiali editi in quotidiani, in riviste, in libri fuori catalogo: materiali dunque destinati, se non in qualche modo riportati alla luce e conservati, ad andare presto o tardi perduti.
Questa raccolta è allora tesa a costruire un catalogo, o meglio una vera e propria memoria della figura di Lucio Mastronardi. Come? Attraverso le reazioni a livello locale e nazionale, cronachistico e letterario, che i suoi testi - o la sua figura - hanno provocato.
Infatti, non si tratta di raccogliere materiali scritti da Mastronardi (tra l'altro, ovvii problemi di copyright lo impediscono), bensì materiali di giornalisti, critici, scrittori su Mastronardi.
Alla base, dunque, un lavoro di ricerca bibliografica, di lettura, e infine di scrematura, per arrivare ai testi più importanti: occorrerebbero, altrimenti, centinaia e centinaia di pagine, se si volesse pubblicare tutto ciò che su Lucio Mastronardi è stato scritto. Poi - ottenuto il permesso dagli autori - sono stati riprodotti integralmente e fedelmente gli articoli stessi, le recensioni, le critiche, introdotte da un commento il più possibile stringato da parte dei curatori, necessario per inquadrarli nella vicenda biografica e bibliografica di Lucio Mastronardi.
Il testo è diviso in tre parti, e accompagnato da una precisa e dettagliata cronologia bio-bibliografica particolarmente significativa per la "storia" editoriale o personale mastronardiana.
Particolare risalto è dato ai materiali in grado di illustrare il rapporto conflittuale della città di Vigevano nei confronti del suo scrittore, in contrasto con il generale apprezzamento ricevuto da Mastronardi negli ambienti "alti" della letteratura italiana.
RISVOLTO
Come cambia la percezione di uno scrittore nel suo paese, nella sua città, nel giro stretto dei giornalisti e in quello strettissimo della scena letteraria? Come riusciamo a ricordare, oggi, quello che Lucio Mastronardi è stato ed ha significato? Come ha agito la lente deformante del tempo? Come, insomma, sono cresciuti i contorni del mito, quanto sono stati restaurati malamente (per eccesso di affetto o di malanimo o di "voglia di leggenda") gli aneddoti, gli episodi, i ricordi di ciascuno, attraverso il racconto e il racconto del racconto? Per provare a dare una risposta, ecco questo libro: una raccolta di articoli, recensioni, interventi, cronache e commenti su o intorno a Mastronardi, tratti dalle pubblicazioni "d'epoca" - quotidiani, settimanali, riviste a distribuzione nazionale o locale. Una collezione di testimonianze autorevoli (da Elio Vittorini a Eugenio Montale, da Giorgio Bocca a Gian Carlo Ferretti) e di partecipate cronache sull'intero arco della vicenda umana e artistica di Lucio Mastronardi: gli anni dell'esperienza einaudiana, del Menabò, del successo della trilogia vigevanese, delle polemiche cittadine; quelli Rizzoli e dei libri accolti con indifferenza dalla critica, gli anni più oscuri; infine la morte, le ristampe e i ricordi che arrivano ai giorni nostri.
Mastronardi e il suo mondo riporta alla luce materiali dimenticati e a rischio di scomparsa: per rinnovare il ricordo di uno scrittore tanto "a parte" quanto rilevante nella letteratura italiana del secondo dopoguerra, ma anche per rendere un affettuoso omaggio a un uomo con un vissuto sofferto e controverso.
Piersandro Pallavicini, nato a Vigevano nel 1962, scrive di narrativa italiana per la rivista "Pulp libri". Ha pubblicato i saggi Quei bravi ragazzi del rock progressivo (Theoria, 1998), Riviste anni 90 - L'altro spazio della nuova narrativa (Fernandel, 1999) e il romanzo Il mostro di Vigevano (Pequod, 1999).
Antonella Ramazzina, nata a Vigevano nel 1970, si è laureata in Storia della Lingua Italiana con la tesi L'epistolario Mastronardi-Einaudi: la resa del quotidiano fra vita e idioletto e ha curato ricerche in ambito letterario.
Il testo è una raccolta di materiali editi in quotidiani, in riviste, in libri fuori catalogo: materiali dunque destinati, se non in qualche modo riportati alla luce e conservati, ad andare presto o tardi perduti.
Questa raccolta è allora tesa a costruire un catalogo, o meglio una vera e propria memoria della figura di Lucio Mastronardi. Come? Attraverso le reazioni a livello locale e nazionale, cronachistico e letterario, che i suoi testi - o la sua figura - hanno provocato.
Infatti, non si tratta di raccogliere materiali scritti da Mastronardi (tra l'altro, ovvii problemi di copyright lo impediscono), bensì materiali di giornalisti, critici, scrittori su Mastronardi.
Alla base, dunque, un lavoro di ricerca bibliografica, di lettura, e infine di scrematura, per arrivare ai testi più importanti: occorrerebbero, altrimenti, centinaia e centinaia di pagine, se si volesse pubblicare tutto ciò che su Lucio Mastronardi è stato scritto. Poi - ottenuto il permesso dagli autori - sono stati riprodotti integralmente e fedelmente gli articoli stessi, le recensioni, le critiche, introdotte da un commento il più possibile stringato da parte dei curatori, necessario per inquadrarli nella vicenda biografica e bibliografica di Lucio Mastronardi.
Il testo è diviso in tre parti, e accompagnato da una precisa e dettagliata cronologia bio-bibliografica particolarmente significativa per la "storia" editoriale o personale mastronardiana.
Particolare risalto è dato ai materiali in grado di illustrare il rapporto conflittuale della città di Vigevano nei confronti del suo scrittore, in contrasto con il generale apprezzamento ricevuto da Mastronardi negli ambienti "alti" della letteratura italiana.
RISVOLTO
Come cambia la percezione di uno scrittore nel suo paese, nella sua città, nel giro stretto dei giornalisti e in quello strettissimo della scena letteraria? Come riusciamo a ricordare, oggi, quello che Lucio Mastronardi è stato ed ha significato? Come ha agito la lente deformante del tempo? Come, insomma, sono cresciuti i contorni del mito, quanto sono stati restaurati malamente (per eccesso di affetto o di malanimo o di "voglia di leggenda") gli aneddoti, gli episodi, i ricordi di ciascuno, attraverso il racconto e il racconto del racconto? Per provare a dare una risposta, ecco questo libro: una raccolta di articoli, recensioni, interventi, cronache e commenti su o intorno a Mastronardi, tratti dalle pubblicazioni "d'epoca" - quotidiani, settimanali, riviste a distribuzione nazionale o locale. Una collezione di testimonianze autorevoli (da Elio Vittorini a Eugenio Montale, da Giorgio Bocca a Gian Carlo Ferretti) e di partecipate cronache sull'intero arco della vicenda umana e artistica di Lucio Mastronardi: gli anni dell'esperienza einaudiana, del Menabò, del successo della trilogia vigevanese, delle polemiche cittadine; quelli Rizzoli e dei libri accolti con indifferenza dalla critica, gli anni più oscuri; infine la morte, le ristampe e i ricordi che arrivano ai giorni nostri.
Mastronardi e il suo mondo riporta alla luce materiali dimenticati e a rischio di scomparsa: per rinnovare il ricordo di uno scrittore tanto "a parte" quanto rilevante nella letteratura italiana del secondo dopoguerra, ma anche per rendere un affettuoso omaggio a un uomo con un vissuto sofferto e controverso.
Piersandro Pallavicini, nato a Vigevano nel 1962, scrive di narrativa italiana per la rivista "Pulp libri". Ha pubblicato i saggi Quei bravi ragazzi del rock progressivo (Theoria, 1998), Riviste anni 90 - L'altro spazio della nuova narrativa (Fernandel, 1999) e il romanzo Il mostro di Vigevano (Pequod, 1999).
Antonella Ramazzina, nata a Vigevano nel 1970, si è laureata in Storia della Lingua Italiana con la tesi L'epistolario Mastronardi-Einaudi: la resa del quotidiano fra vita e idioletto e ha curato ricerche in ambito letterario.